Esempio: I tuoi libri(nome) sono nuovi(aggettivo).
Le rose(nome) sono profumate(aggettivo).
Il tuo divano(nome) ha una macchia(nome) scura(aggettivo).
L'aggettivo è una parola dipendente cioè prende valore in riferimento a un nome concordandosi nel genere
(maschile,femminile) e nel numero(singolare,plurale).
Esempio: Il tuo libro(nome singolare maschile) è nuovo(aggettivo singolare maschile).
I tuoi libri(nome plurale maschile) sono nuovi(aggettivo plurale maschile).
Quando l'aggettivo deve accordarsi con due o più nomi,va sempre al plurale.
Esempio: Il tavolo e l'armadio sono bianchi.
Se i nomi sono dello stesso genere l'aggettivo segue il loro stesso genere.
Esempio: L'acqua e l'aranciata sono fresche.
Il tavolo e l'armadio sono bianchi.
Se uno dei nomi è maschile,l'aggettivo si accorda al maschile.
Esempio: Il cappello e la giacca sono neri.
L'aggettivo non ha una posizione fissa ma può precedere o seguire il nome.
Esempio: Oggi è una giornata noiosa.
Oggi è una noiosa giornata.
Qualche volta a secondo della posizione lo stesso aggettivo assume una sfumatura di significato diverso.
Esempio: Carla è una ragazza simpatica.(si sottolinea che Carla è simpatica)
Carla è una simpatica ragazza.(si dice che Carla è una ragazza e si aggiunge che è simpatica)
Mario è un uomo povero.(cioè Mario ha pochi soldi)
Mario è un povero uomo.(cioè Mario è un uomo infelice,sfortunato)
Tutti gli aggettivi si dividono in due grandi gruppi: aggettivi qualificativi, aggettivi determinativi.
Sono tre: 1.grado positivo : quando l'aggettivo dice che il nome cui si riferisce ha la qualità in misura normale{è la forma originale dell'aggettivo}
Esempio: Carlo è ricco,giovane,brutto,buono.
2.grado comparativo: quando l'aggettivo indica che il nome ha la qualità in misura maggiore,minore o uguale in
confronto a qualcuno o qualcosa.
comparativo di maggioranza indica una qualità del nome in modo maggiore rispetto all'altro nome; l'aggettivo è preceduto dalla parola più.
Esempio: Carlo(nome) è più giovane(qualità) di Mario(nome).
comparativo di minoranza indica una qualità del nome in modo minore rispetto all'altro nome; l'aggettivo è preceduto dalla parola meno.
Esempio: Mario è meno vecchio di Carlo.
Nei comparativi di maggioranza e minoranza il nome sul quale si fa un paragone (secondo termine di paragone) può essere preceduto dalle parole: di,che,rispetto a,in confronto a...
comparativo di uguaglianza indica una qualità del nome in modo uguale rispetto all'altro nome; l'aggettivo è preceduto dalle parole: così, tanto o altrettanto.
Esempio: Carlo è tanto simpatico quanto Mario.
Il nome sul quale si fa un paragone può essere preceduto da: come,quanto,al pari che...
Nel grado comparativo esistono due diversi tipi di paragone:
Esempio: L'elefante è più forte che agile.→è un confronto fra due qualità(forte e agile) dello stesso nome(elefante)
Il leone è meno felice nella gabbia che nella savana → il confronto avviene tra due circostanze (nella
gabbia, nella savana).
3.grado superlativo quando l'aggettivo indica che il nome ha la qualità al grado massimo. Ci sono due tipi di
grado superlativo degli aggettivi:
superlativo assoluto→ dice che il nome ha una qualità al massimo grado,senza alcun confronto con altri nomi
Esempio: Il sole è caldissimo. La tigre è molto feroce.
Per formare il superlativo assoluto di solito si aggiunge all'aggettivo il suffisso: issimo,issima,issimi,issime(bello-bellissimo) o le parole: molto, assai,infinitamente,tutto,estremamente(assai interessante,tutto bagnato) oppure si aggiungono i prefissi: arci,super,stra,ultra(arcistanco, supercomoda,strabello,ultraveloce).
superlativo relativo→ dice che il nome ha una qualità al massimo grado relativamente ad una categoria,un gruppo.
Esempio:Carlo è il più alto della squadra.(Carlo è più alto solo nella sua squadra); Maria è la più bella della classe.(Maria è la più bella ma solo nella sua classe)
Sono gli aggettivi che precisano,determinano alcuni aspetti del nome. Sono di sei tipi: possessivi, dimostrativi, identificativi, indefiniti, numerali, interrogativi ed esclamativi)
Aggettivi possessivi→ indicano a chi appartiene qualcuno o qualcosa,di solito precedono il nome e si usano quasi sempre con gli articoli. Sono ventiquattro:
mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro(maschili singolari)
miei, tuoi,suoi,nostri, vostri, loro(maschili plurali)
mia, tua, sua, nostra, vostra, loro(femminili singolari)
mie, tue, sue, nostre, vostre, loro(femminili plurali)
Esempio: Maria mi ha dato i suoi(aggettivo) libri(nome).
Con alcuni nomi di parentela al singolare gli aggettivi possessivi non sono preceduti dall'articolo.
Esempio: Mio padre è severo. Mia madre è buona.
Tuttavia è obbligatorio l'uso dell'articolo davanti al possessivo:
- con l'aggettivo loro(Il loro padre arriva oggi);
- con il nome alterato(Voglio bene al mio cuginetto);
-quando i nomi sono papà,babbo mamma(Il mio papà lavora troppo);
- se l'aggettivo è preceduto da un aggettivo qualificativo(Vado dalla mia vecchia zia)
Aggettivi dimostrativi sono:
questo- per indicare qualcuno o qualcosa vicino a chi parla. Esempio: Questo cd mi piace molto ( il cd è vicino a me che parlo).
codesto- per indicare qualcuno o qualcosa vicino a chi ascolta. Esempio: Per favore Mario, portami codesto libro che è sul tuo tavolo(il libro è vicino a Mario che ascolta).
quello- per indicare qualcuno o qualcosa lontano da chi parla e da chi ascolta Esempio: Ti piace quella casa sulla collina? (la casa è lontana da chi parla e da chi ascolta)
Gli aggettivi dimostrativi sono variabili nel genere nel numero:
questo questi questa queste
codesto codesti codesta codeste
quello\quel* quegli\quei quella quelle
*L’aggettivo quello prende forme diverse in base alla iniziale del nome che c’è dopo. Per il maschile segue le regole degli articoli maschili determinativi.
Esempio: lo stadio → quello stadio
Il libro → quel libro
Gli amici → quegli amici
I ragazzi → quei ragazzi
Gli aggettivi dimostrativi si mettono sempre prima del nome e non hanno mai davanti l’articolo.
Aggettivi identificativi indicano l'uguaglianza di un elemento con un altro. Essi sono:
medesimo medesimi medesima medesime.
stesso stessi stessa stesse
Esempio: Due uomini indossavano una camicia dello stesso colore.(il colore della camicia di un uomo è uguale a
quella dell'altro uomo).
Le ragazze ascoltano la medesima musica. (la musica ascoltata da una ragazza è uguale alla musica
ascoltata dalle altre ragazze)
Aggettivi indefiniti danno indicazioni generiche,cioè non precise,riguardo alla quantità o alla qualità di qualcuno o di qualcosa,hanno la indeterminatezza. Essi sono:
Maschili Femm.. Masch. Femm.
Singolari Sing. Plur. Plur.
Ogni ogni
Ciascuno ciascuna
Qualunque qualunque
Qualsiasi qualsiasi
Qualsivoglia qualsivoglia
Nessuno nessuna
Qualche qualche
Alcuno alcuna alcuni alcune
Certo certa certi certe
Tale tale tali tali
Altro altra altri altre
Altrettanto altrettanta altrettanti altrettante
Poco poca pochi poche
Alquanto alquanta alquanti alquante
Parecchio parecchia parecchi parecchie
Diverso diversa diversi diverse
Vario varia vari varie
Molto molta molti molte
Tanto tanta tanti tante
Tutto tutta tutti tutte
Troppo troppa troppi troppe
Esempio: C'erano parecchie persone al cinema (grande quantità di persone,ma non si dice con precisione quante
sono)
Qualsiasi canzone mi piacerà.(una canzone non specificata)
I miei zii tutti gli anni in agosto vanno al mare.(ogni anno in generale,non un anno in particolare)
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Aggettivi numerali danno indicazione numeriche sulla quantità o l'ordine del nome a cui si riferiscono. Sono di due tipi:
numerali cardinali:
Sono quelli che chiamiamo di solito “numeri”( uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette….)
Sono tutti invariabili eccetto:
uno che ha il femminile una
mille che al plurale diventa mila
Di solito si mettono prima del nome :
-Vorrei due camicie e tre gonne.
- Ci sono tre matite sul banco.
- Compera quattro pani.
numerali ordinali:
Sono quelli che indicano l’ordine di successione dei numeri.
I numerali ordinali sono variabili nel genere e nel numero e si comportano come gli aggettivi qualificativi della prima classe ( maschile singolare = primo; maschile plurale = primi ; femminile singolare = prima; femminile plurale = prime)
I primi dieci hanno forme particolari : primo, secondo, terzo, quarto, quinto, sesto, settimo, ottavo, nono, decimo.
Gli altri si formano aggiungendo il suffisso esimo al numerale cardinale corrispondente.
Esempio: undici = undicesimo, dodici = dodicesimo; tredici = tredicesimo ;
Anche i numerali di solito si mettono prima del nome ( io abito al secondo piano).
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Aggettivi interrogativi ed esclamativi sono:
Maschili singolari Maschili plurali Femminili singolari Femminili plurali
Che che che che
Quale quali quale quali
Quanto quanti quanta quante
Gli interrogativi sono quelli che si usano per fare domande.
Quale vestito ti piace? Quanta pasta vuoi?
Gli esclamativi sono quelli che esprimono una esclamazione.
Quanta nebbia c’è! Quanto dolore mi fa!